CHIVASSO – Bisogna essere chiari, inutile girarci tanto intorno. Alla Blindo Office serviva più di un miracolo per evitare la discesa in D.
Detto e ridetto mille volte alla Blindo Office Cuspo Alessandria non bastava vincere a Chivasso contro la Pallacanestro Chivasso perchè i ragazzi di Grattarola dovevano anche sperare in una serie di incastri fortunati. Purtroppo questo non è avvenuto. Dopo un anno nella massima serie regionale, la Blindo Office Cuspo Basket Alessandria retrocede in D. Lo fa in modo crudele, dopo una rimonta che sembrava impossibile. La matematica certezza è arrivata appunto solo mercoledì con la vittoria di Tam Tam Torino contro College Basket Novara.
La partita contro Chivasso dunque risulta inutile per i mandrogni che comunque vendono cara la pelle. In un incontro che risulta essere avvincente, la Pallacanestro Chivasso conquista una vittoria sofferta. La gara inizia con grande intensità, con gli ospiti che scappano subito nel primo periodo, portandosi avanti nel punteggio 16 a 10. Nella secondo frazione i torinesi provano a ricucire lo strappo con Droetto e Cambursano ma gli Aironi mantengono comunque il vantaggio sul 35 a 31.
Al ritorno in campo Chivasso ne ha di più; con un parziale di 9 a 1 firmato da Greppi i biancoverdi prima pareggiano e poi superano per la prima volta nella gara gli alessandrini nel punteggio. 51 a 48 per i padroni di casa prima che inizi l’ultimo quarto.
L’ultimo periodo della stagione vede entrambe le due formazioni confermare l’equilibrio che c’è stato fino ad ora nel match: Riva da una parte e Villata dall’altra sono i migliori marcatori delle rispettive squadre e provano a scuotere i compagni. Riva dalla lunetta da il pareggio sul 64 pari, ma un canestro di Greppi a 56 secondi dalla fine chiude i giochi. Vince Chivasso 66 a 64.
«Sicuramente abbiamo sbagliato delle scelte nei primi mesi della stagione. Abbiamo provato a malincuore a cambiare guida tecnica per dare una scossa alla squadra e all’ambiente, ma purtroppo non è scattata la scintilla che ci aspettavamo. Abbiamo avuto tanti infortunati (47 in totale di varia entità) e non siamo riusciti a trovare continuità. Quando si retrocede la colpa è di tutti, non di uno o più singoli. Io in primis credevo di aver costruito una squadra capace di salvarsi e di togliersi delle soddisfazioni, ma evidentemente mi sbagliavo. Il rimpianto è quello di non essere riusciti a vincere la partita con Tam Tam nel Poule Salvezza. Sicuramente abbiamo pagato a caro prezzo il salto di categoria. Succede spesso che le neopromosse retrocedano e noi purtroppo non siamo stati l’eccezione» – spiega il GM della Blindo Office Cuspo Basket Alessandria Giovanni Mazzoglio – «Al netto dei tanti errori, la società ha sempre dimostrato di crederci, ha speso tanto senza lasciare nulla al caso. Questo è il messaggio più importante per il futuro e una delle poche cose che dà speranza dopo la retrocessione. Ora sarà importante pianificare la prossima stagione il prima possibile e farsi trovare pronti a un campionato durissimo come quello della Serie D. E poi non c’è da dimenticare la Cuspo Basket Academy: si può sostanzialmente dire che siamo di fronte ad una sorta di anno zero. A livello tecnico, l’obiettivo è quello di creare una linea unica che unisca le varie annate, che i ragazzi possano riconoscere e fare propria. Il focus sarà orientato principalmente sul reclutamento e sul miglioramento individuale con una nuova figura tecnica che a breve andremo a presentare».
TABELLINO:
BLINDO OFFICE CUSPO ALESSANDRIA: Mogni L., Pezzulla 11, Billi 4, Fassio 10, Mogni S. 5, Rampone 8, Conficoni , Barbero n.e., Riva 16, Yahya 10. All. Grattarola